La fontana, progettata dall’ing. Ordona e posizionata in piazza V. Emanuele III, antistante il Corso Garibaldi, fu donata negli anni ’30 al Comune di Serracapriola dall’imprenditore edile cav. Ernesto Gallo.
Fu spostata al Pozzo nuovo, vicino al campo sportivo, con l’aggiunta di un capriolo bronzeo al centro della vasca, per sistemare al suo posto la statua in bronzo di San Francesco, alta 4 metri, donata da Giovanni Maresca, duca di Serracapriola. Il 15 maggio 1968, sindaco cav. Giulio Gentile, ci fu l’inaugurazione dei due monumenti con l’intervento dell’on. Aldo Moro, Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il 13 marzo 2000, sindaco arch. Michele Caccavone, la statua di S.Francesco fu rimossa ed installata nella nuova ”Oasi Francescana”, zona Pozzo Nuovo, per poter riposizionare al suo posto originario la fontana con il capriolo, che, dopo poco tempo dalla sua ristrutturazione, non ha più funzionato, restando nell’abbandono.
Con l’Amministrazione del sindaco Marco Camporeale venne respinto un progetto dell’arch. Galella, già approvato dalla precedente amministrazione, per la ristrutturazione della fontana in chiave moderna. Venne invece accolto un nuovo progetto di Franco Cialone che s’interessò in proprio a realizzare la ristrutturazione.
Finalmente la fontana, inaugurata il 31 agosto 2008, è rinata a nuova vita, nel rispetto del progetto originario, per merito dell’artigiano Franco Cialone, titolare della ditta Tecnosistemi, il quale, dopo l’approvazione dell’Amministrazione Comunale, superando non poche difficoltà e sobbarcandosi la maggior parte delle spese, con alcuni volenterosi artigiani, ha portato a termine la ristrutturazione. Lo stesso Cialone, direttore dei lavori, assieme a Gianluca Potente, realizzò l’impianto idraulico e l’impianto elettrico, caratterizzando la fontana con giochi di luce rossa, bianca e verde che illuminano i gettiti dell’acqua. Il materiale per la pavimentazione, di cui una parte donata dal marmista Pasquale Cannito, è stato pagato dal Comune, mentre la messa in opera, effettuata da Fortunato D’Onofrio, Francesco Marolla e Fortunato Nino Spagnolo, da Franco Cialone. Le aiuole sono state curate da Romano Coco e la catena di recinzione è stata realizzata da Agostino Cardascia.
Il risultato positivo nel suo complesso annulla qualche stonatura che non andremo ad indicare per non guastare la festa della cittadinanza che dal giorno dell’inaugurazione contempla soddisfatta i gettiti dell’acqua, illuminati dai tre colori della bandiera italiana. Anche perché il precedente rifacimento lasciava a desiderare: la forzatura della tinta blu all’interno della vasca in pietra di Apricena per falsificare il colore dell’acqua, il pavimento di ciottolato, l’impianto idraulico inefficiente e il “sarcofago” in pietra. Nata anemica, la fontana è stata in dialisi e in coma profondo, perché veniva curata sempre da “dottori distratti”. Qualcuno voleva farle addirittura la plastica per stravolgere la sua fisonomia. Quanti “luminari” hanno contribuito a prolungarle la malattia! Ora sprizza salute da tutti i pori. Come si sa la protagonista di tante peripezie è stata sballottata per ben due volte da una sede all’altra e ristrutturata tre volte, perdendo nell’ultimo spostamento un blocco di pietra, risolto nel montaggio con un rattoppo. Ora non ci resta che augurare alla nostra fontana, in odore di santità, lunga vita.