All'indomani del risultato elettorale, che ha visto Giuseppe d’Onofrio  eletto nuovo Sindaco di Serracapriola, mentre il Primo Cittadino presenta in Consiglio Comunale le sue linee programmatiche di governo gli altri candidati alla poltrona più importante del paese analizzano il voto e fanno propositi per il futuro. 


    L’analisi del voto, soprattutto quando si perdono le elezioni, è il classico appuntamento per puntare il dito contro qualcuno o qualcosa pur di non accettare con sportività il risultato ottenuto. Le ragioni della riconferma di una compagine organizzativa, che in un decennio non ha certo brillato per innovazione e progettualità possono essere molteplici. Spaziano dalla fidelizzazione dell'elettorato, frutto anche della lampadina o del rattoppo d'asfalto davanti a|I'uscio di casa, alla capacità persuasiva dell'amministratore di far passare un diritto per un favore personale, sino a giungere al timore di cambiare l'interlocutore con il quale relazionarsi. Invece di rischiare, per provare a vivere una vita migliore, alle volte si preferisce restare nella posizione in cui si è, anche se scomoda, ma comunque consolidata.
    Il risultato elettorale è certamente frutto di una eccessiva frammentazione del corpo elettorale che ha potuto scegliere tra ben 4 candidati sindaci e 48 candidati consiglieri, con rapporti amicali e parentali intrecciati fra le diverse liste. Intreccio, che ha favorito chi, partendo da una base di 1.800 voti del 2011, pur perdendone la metà è comunque riuscito con il 37% a vincere.
    Nonostante la sconfitta, posso ritenermi ampiamente soddisfatto del risultato conseguito, considerando |'inesperienza elettorale di quasi tutti i nostri 13 candidati. Altrettanto degna di nota, la correttezza della nostra campagna elettorale: mai sopra le righe e mai incentrata sulla vita personale dell'avversario politico. Purtroppo, questo nostro modus operandi non ha pagato in voti. Sono certo, inoltre, che la cittadinanza non fosse ancora pronta ad un sindaco e ad una lista così giovane e composta per il 50% da donne, tant'è che in consiglio omunale registriamo la presenza di una sola consigliera.
    Assieme al consigliere Luigi Lopez, pur con il dubbio che l'attuale continuità amministrativa possa giovare a Serracapriola, ci siamo detti da subito disponibili ad un confronto sereno con la maggioranza per il benessere sociale ed economico del paese. Credo che l’Amministrazione, sebbene abbia i numeri per governare da sola, farebbe bene a cercare con convinzione la collaborazione di “Vivere Serracapriola" e delle altre minoranze in Consiglio, ascoltandone le proposte, e tenendo ben presente che ad oggi rappresenta solo poco più di uri terzo dell'elettorato serrano, visto che oltre 1.500 elettori hanno scelto un programma politico differente.
    Dalle pagine de La Portella, vorrei inoltre ringraziare tutti i 616, donne e uomini, che hanno creduto nel progetto politico di “Vivere Serracapriola", con un ringraziamento particolare a chi ha deciso di candidarsi al mio fianco pur sapendo che non si trattava di una battaglia facile e dalla vittoria scontata.

Vittorio Presutto


    Oggi scrivo questo articolo  per fare delle considerazioni, oramai a freddo, riguardanti quella che è stata la campagna elettorale e l'esito delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016 a Serracapriola.
    In questa tornata elettorale abbiamo vissuto l'anomalia, se così la vogliamo definire delle quattro liste: effettivamente troppe per un piccolo centro come il nostro.
    Per quanto ci riguarda, io ed il gruppo di amici che mi ha appoggiato ed aiutato in questa “avventura” abbiamo provato in tutti I modi di non fare una lista da soli.
    Abbiamo avviato e portato avanti trattative con tutti i gruppi, senza purtroppo venire a capo di nulla per un motivo o per l'altro. Così, alla fine, abbiamo deciso di affrontare la tornata elettorale da soli, selezionando in modo certosino i nostri candidati e stilando un programma amministrativo oltre che interessante, decisamente più che realizzabile, e con costi ridotti.
    Le nostre pecche sono state causate dalla nostra inesperienza. La nostra campagna elettorale non è stata "invasiva". Abbiamo suonato i campanelli delle case dei serrani per presentare il nostro programma con timore e abbiamo proceduto in punta di piedi.
    Non potevamo, ma ancor di più non volevamo promettere niente. Il nostro è stato un accostamento all’elettorato fatto esclusivamente su||’esposizione dei nostri programmi e non nello sminuire i nostri avversari politici.
    Evidentemente, visti i numeri dei risultati delle elezioni, non siamo riusciti a far passare il nostro progetto: questa è la nostra colpa. Siamo comunque orgogliosi del nostro risultato ottenuto, considerando che in poco più di due mesi stavamo riuscendo in un’impresa straordinaria: quella di creare una lista che per poco non “rischiava” di vincere le elezioni.
    Detto questo bisogna sottolineare un fattore significativo ed importante. Contrariamente a quanto accaduto cinque anni fa, nella passata tornata elettorale per le Comunali, questa volta l'opposizione rappresenta quasi 2/3 dell'elettorato di Serracapriola, per cui su di essa grava una grande responsabilità.
    Per quanto riguarda la nostra lista, “Andare Oltre”, in Consiglio comunale, così come in paese, faremo un'opposizione costruttiva e democratica, appoggeremo e proporremo tutto ciò che è vantaggioso per la nostra comunità.
    Approfitto di questa opportunità che mi è stata data da La Portella per ringraziare tutti i nostri elettori per la fiducia che ci hanno voluto accordare, promettendo loro di impegnarci con tutte le nostre forze a rappresentarli al meglio delle nostre capacità.
    Colgo l'occasione per salutare tutti con affetto e stima.

Giuseppe Palma


    In quanto capolista nella lista di destra “Il Nostro Paese", collegata a “Noi con Salvini", sono stato eletto consigliere di opposizione nel consiglio comunale di Serracapriola.
    Unitamente all'attivissimo gruppo che mi sostiene e forte della rinnovata fiducia dell'elettorato, sin da subito ho intrapreso un percorso di opposizione attenta, propositiva, innovativa e costruttiva, basata sull’interessamento quotidiano alla realtà di Serracapriola.
    Primaria è e sarà sempre la mia attenzione ai reali problemi della cittadinanza, spesso volontariamente e colpevolmente ignorati da tutte le altre forze politiche, a partire dalla legalità e dalla sicurezza. Analoga la trascuratezza per il decoro urbano, la pulizia e l'igiene pubblica. Sono decisamente spropositati ed immotivati i costi dei servizi erogati dal Comune, che non trovano riscontro nella qualità degli stessi e sono molto più alti delle medie di mercato, con innalzamento continuo del carico fiscale sui cittadini di Serracapriola.
    La proposta politica mia e del mio gruppo, ovviamente, non si limita né si limiterà alla sterile critica, ma continuamente proporremo le idee necessarie alla rinascita di Serracapriola: nuove prospettive di sviluppo e di lavoro, per invertire il flusso migratorio ed arrestare l’esodo, particolarmente dei giovani, sostegno all'associazionismo ed al commercio locale, incentivazione del turismo, anche religioso e culturale, adeguamento della produzione agricola alle nuove richieste dei mercati globali.
    Particolare interesse è rivolto alla gestione della cosa pubblica, con molteplici proposte utili a ridurre le spese (illuminazione Ied, raccolta puntuale dei rifiuti, modernizzazione dei servizi utilizzando nuove tecnologie, analisi degli attuali costi dell’esercizio e delle attività comunali per individuarne errori e criticità).
    Attualmente, a Serracapriola l'opposizione è più importante dell'Amministrazione, nel senso che va tenuta in grande considerazione, perché non bisogna dimenticare, anzi va sottolineato, che due elettori serrani su tre non hanno votato per chi al momento siede alla guida di Palazzo Arranga. Spetta a noi, quindi, impegnarci ogni giorno per ottenere ciò che vuole la stragrande maggioranza della popolazione, che è amministrata da chi non ha scelto e non voleva alla guida del nostro paese.
    Serracapriola è meravigliosa, ma l'abbandono, il degrado, la sporcizia alimentano il crescente malumore dei serrani, residenti e non, accresciuto anche dalla mancanza di sicurezza, come dimostrano i recenti episodi che hanno turbato la serenità della cittadinanza, e dall’ingiustificabile aumento di costi, tasse ed imposte che gravano su tutti i Serrani.

Michele Leombruno