Per quanto riguarda la "questione 167" in questo periodo di particolare rilevanza a Serracapriola, al fine di fornire come sempre ai nostri lettori una corretta, completa ed imparziale informazione, abbiamo chiesto al Sindaco Marco Camporeale, ed al capogruppo della lista "Costruiamo lnsieme" Michele Caccavone, un loro intervento scritto (in deroga ai 1. 800 caratteri) sulla situazione. Di seguito, la comunicazione inviataci dal Sindaco Camporeale e l'intervento di Caccavone.


    Gentile redazione, a proposito dell'intervento richiestomi relativo alla situazione della zona 167, comunico che al momento non ritengo opportuno pubblicare da parte mia articoli in merito, poiché, la vicenda ha assunto profili di particolare delicatezza che mi impongono di trattarla con
    la massima attenzione. Dichiarazioni, articoli o note al riguardo, potrebbero essere strumentalmente interpretate e quindi generare maggiore confusione e fraintendlmenti. Sarà
    mia cura, una volta chiariti gli aspetti della vicenda, informare attraverso il vostro periodico, l'intera cittadinanza di Serracapriola.
    Cordiali saluti,
    il Sindaco Marco Camporeale
    Nella vicenda 167 l'Amministrazione Camporeale avrebbe dovuto farsi guidare da 3 principi:
    Concertazione = Tutti gli attori (proprietari degli alloggi, proprietari dei suoli e amministrazione comunale) dovevano confrontarsi intorno ad un tavolo di lavoro e scegliere la soluzione la più largamente condivisa.
    Equità = Gli assegnatari dei suoli devono pagare il giusto, in proporzione corretta a quello che hanno realizzato, ed i proprietari dei suoli devono riscuotere il giusto, in rapporto al valore reale dei loro terreni.
    Responsabilità = Se gli amministratori, con il loro comportamento negligente od omissivo, hanno prodotto danni alla collettività, devono pagare di persona e non possono spalmare i debiti derivanti su tutti i cittadini.
    Così non è stato. Ecco sull'operato dell'amministrazione Camporeale 6 ragioni di dissenso:
    Le opere pubbliche realizzate (scuola media, ex-pretura, area a verde, parco giochi, strade di penetrazione, ecc.) non riguardano solo il quartiere 167 ma l'intero paese e, quindi, il costo di acquisizione delle relative aree non può essere addebitato totalmente agli assegnatari 167.
    Non possono essere fatti pagare alle diverse cooperative i volumi scritti in convenzione o in piano ma quelli effettivamente realizzati andandoli a misurare in loco.
    All'interno delle singole cooperative la quota per ogni appartamento non può essere determinata dalla rendita catastale che è variabile, da appartamento ad appartamento di uguale superficie e volume, per esempio, in base alla divisione internadi ogni appartamento o, caso estremo (ma
    verificatosi), che chi non ha completato l'alloggio e lo ha accatastato “al rustico” paghi la metà degli altri senza dover pagare la differenza quando lo avrà finito.
    Si va a pagare l'acquisizione di aree occupate ma non utilizzate e non utilizzabili che andrebbero scorporate dalla 167 non espropriandole definitivamente e approvando una variante di assestamento del PEEP in cui ridefinire le aree effettive, ricalcolare i volumi realizzati bloccandoli all'oggi e rideterminare, mediante verifica, gli indici di fabbricabilità.
    Vi è disparità tra le convenzioni stipulate con le cooperative e quelle con l'lstituto Case Popolari, che non contengono la clausola del conguaglio, la cui firma fu obbligata negli anni '80 per
    consentire la costruzione di 72 alloggi di edilizia economica e popolare, ma che oggi vanno riviste per ragioni di equità.
    Si è creato un debito di 1 milione di euro, che la maggioranza ha riversato in parte sugli assegnatari della 167 e per il resto su tutta la cittadinanza, perché colpevolmente l'amministrazione Camporeale, pur essendone informata e sollecitata, non si è costituita in giudizio (promosso da alcuni proprietari di suoli 167) e si è fatta condannare in contumacia e, pur avendo a disposizione 1 anno e 45 giorni per ricorrere in appello, non lo ha fatto. Questo debito peserà, in media, € 250 per ogni cittadino serrano.
    Michele Caccavone, Capogruppo lista "Costruiamo Insieme"