Si amplia il numero delle sedi di partiti politici presenti a Serracapriola. Da qualche settimana, nel nostro paese, oltre alle sezioni di Alleanza Nazionale, dei Democratici di Sinistra e di Forza Italia, è stata aperta in Corso Garibaldi anche quella dei Popolari per la Puglia. Responsabile del nuovo partito, l'ex sindaco Antonio Condisco, che in qualche maniera ha anche già voluto aprire i giochi della prossima campagna elettorale per il rinnovo dell'intero consiglio comunale di Serracapriola, lanciando ufficialmente la sua candidatura alla massima carica cittadina.

    Perché un nuovo partito a Serracapriola? Quale la sua collocazione nello scacchiere delle forze politiche locali? Queste ed altre le domande che La Portella ha voluto rivolgere al responsabile locale dei Popolari per la Puglia.
    «Da quando sono tornato a Serracapriola, tre anni circa, dopo aver vissuto per un periodo a Torino, ho avuto diverse sollecitazioni da parte di serrani di ogni ceto sociale per un mio personale rientro nella politica attiva del paese. Popolari per la Puglia è un movimento che si colloca nel centro-destra, anche se il nostro programma locale ha delle priorità e delle esigenze un po' diverse da quelle del movimento stesso. Il nostro primo obiettivo è quello delle elezioni comunali del prossimo anno con una lista che non si richiami a nessuno dei partiti che sono a Serracapriola. Siamo al di fuori dei partiti. Personalmente, da quando è morta la Democrazia Cristiana non ho preso più tessere di partito. »

    A livello locale, come intendete muovervi?
    « Va detto che a Serracapriola, politicamente, siamo messi proprio male. A sinistra c'è Michele Cacchione, che, purtroppo, è l'unico vero politico locale, oramai "fuorigioco", (non potrà candidarsi a sindaco alle prossime comunali, perché la legge prevede non più di due mandati consecutivi, n.d.r.). A destra c'è il vuoto più assoluto, perché credo che nessuno abbia le capacità e le competenze giuste per amministrare Serracapriola portando avanti le idee ed i programmi del centro-destra. Da qui la mia scelta di scendere in campo nuovamente. In quello che si definisce centro-destra locale, non vedo persone capaci ed idonee a rappresentare Serracapriola, che a mio avviso può e deve avere ancora un ruolo per il futuro. Nutro la speranza che si possa fare ancora qualcosa per il nostro paese. Per questo punto molto su donne, uomini e giovani donne e uomini che abbiano ancora voglia di credere ad una rinascita per Serracapriola. »

    Né destra né sinistra, allora centro-c entro?
    «Io sono sempre stato e resto un uomo di centro. Ho sempre votato a centro. Per questo, non ho apprezzato e condiviso che il coordinatore cittadino di Forza Italia, Marco Camporeale, dopo le ultime elezioni regionali abbia detto in un pubblico comizio che lui rappresenta il centro a Serracapriola e che i voti del centro, in un certo senso sono suo esclusivo merito. È ora, pertanto, di dimostrare che il centro non è una questione di simboli, Forza Italia o altro, ma di idee, di storia personale e di militanza. Alle comunali andremo con un simbolo nostro, realizzato apposta, con il nome del candidato sindaco già ben indicato: Antonio Condisco. E vedremo chi davvero rappresenta il centro a Serracapriola. La nostra, quindi, sarà una lista di centro vero, civica, aperta a destra ed a sinistra. Dimostreremo, così, a chi oggi si definisce "centro ", dove è il vero centro nella politica locale. »

    Questo esclude eventuale possibile "apparentamento" con altre forze locali di centro?
    «Credo di poter escludere ogni "apparentamento" con il "centro" locale dal momento in cui non vedo in questo valide alternative alla mia persona (sia a sinistra, che a destra, che a centro), nel ruolo di candidato-sindaco alle comunali della prossima primavera. »

    Si prevede, quindi, una campagna elettorale "accesa"?
    «Spero di no. In passato, spesso le campagne elettorali erano dai toni forti, perché io per primo li usavo. Con il tempo, però, le persone cambiano. Le anime delle persone sono piene di graffi, che producono anche una serie di ripensamenti e di rivalutazione delle cose e delle persone. Con gli anni, poi, si acquista pure una certa saggezza. Così, anch'io sono cambiato. Purtroppo, però, da quanto visto nelle ultime campagne elettorali, con i "politici" locali, specialmente di destra e di quello che si definisce "centro ", credo non sarà semplice fare una campagna elettorale tranquilla. Da parte nostra ce la metteremo tutta, facendo le nostre proposte (passaggio in Molise in primis, recupero dei progetti integrati preparati dalla mia passata gestione, ma giacenti nei cassetti del municipio, non si sa per quali ragioni, ecc.) senza attaccare nessuno.»