La “Frentana” e l’“Oleificio Alto Tavoliere” sostenute dall’Ente di Riforma Fondiaria dal 16 maggio 1956 fino al settembre 1982. (Prima parte)

    L’Ente di Riforma Fondiaria, dopo aver dato agli assegnatari l’assistenza per consolidare le strutture produttive, in una terza fase programmò l’inserimento delle nuove aziende nel mercato attraverso l’organizzazione cooperativa. Si puntava alla cooperazione per assistere i Piccoli Coltivatori della Riforma e per educarli all’autogestione.
    Nel comprensorio di Serracapriola-Chieuti sorsero due cooperative: la prima, cerealicola, “Frentana”, e circa dieci anni dopo la seconda, olivicola, “Oleificio Cooperativo Alto Tavoliere”, con lo scopo di ammassare le olive dei soci e soprattutto impiantare un oleificio cooperativo per la trasformazione del prodotto. Le due cooperative avevano due Consigli di Amministrazione (1) distinti, anche se fra loro c’era una informale collaborazione e interdipendenza, in quanto, oltre a condividere la stessa sede, molti soci della prima erano iscritti anche nella seconda società, essendo sia cerealicoltori che olivicoltori. Sta di fatto che “l’Oleificio Alto Tavoliere” che aveva un suo terreno in contrada Tre Monti, agro di Chieuti, dove doveva sorgere l’oleificio, scopo della sua nascita, dopo qualche attività di ammasso olive, non operò più, ma vivacchiava finanziato dalla consorella maggiore.
    Arrivò al capolinea quando ci fu il suo scioglimento dopo la vendita del suolo di sua proprietà alla Frentana che avrebbe potuto costruire su quel terreno l’oleificio. Mai realizzato.
La Frentana, una delle pochissime cooperative agricole esistenti nel circondario, a tutt’oggi è in piena attività, ma ferma all’ammasso.

    (1) Secondo lo statuto l’Assemblea dei Soci di ogni cooperativa eleggeva il Consiglio di Amministrazione, formato da tre consiglieri, tre sindaci, di cui uno supplente, e un proboviro. La Sezione Speciale dell’Ente di Riforma nominava i suoi rappresentanti: due consiglieri, di cui uno tecnico perito agrario, il presidente del Collegio Sindacale, e quello del Collegio dei Probiviri. Si riservava anche di nominare un suo segretario amministrativo. Il Consiglio di Amministrazione eleggeva fra i suoi membri il Presidente. Il rinnovo delle cariche sociali era ed è triennale.
(continua)