TRIENNIO 1976 -1978 
     Il presidente del Consiglio di Amministrazione Antonino Finizio, eletto il 3 giugno 1976, dichiara di accettare la carica, ringrazia per la fiducia concessogli e assume la presidenza della seconda parte della seduta.
     Egli invita il Consiglio a voler adottare le deliberazioni inerenti all’organizzazione dell’imminente ammasso sociale dei cereali che i soci andranno a conferire alla cooperativa per la vendita collettiva. Il Consiglio di Amministrazione, stabiliti i punti essenziali per il buon andamento della campagna granaria ammasso sociale 1975/76, all’unanimità autorizza il presidente ad inoltrare richiesta al banco di Napoli di un prestito agevolato dell’importo di £. 350.000.000 per la durata presumibile di mesi 6 e di valutare la possibilità di organizzare, a favore dei soci, la vendita di antiparassitari per le olive fruendo del contributo statale o regionale. A chiusura della seduta firmano il verbale il segretario Vittorio Leccisotti e il presidente Antonino Finizio. 
     24 ottobre 1976. Su proposta del presidente A. Finizio il Consiglio assume il perito agrario Leonardo Cacchione con l’incarico di classificare i campioni di grano. Il presidente propone  anche di acquistare semi e concimi per il fabbisogno dei soci. Ma il dott. Trento Busoni fa notare che per la scarsa richiesta dei prodotti non c’è convenienza, in quanto i costi non verrebbero coperti dai ricavi. Preso atto di questo non si prende nessuna decisione.
    6 giugno 1977. Si delibera di continuare ad utilizzare il magazzino in contrada Tre Monti di proprietà dell’Ente Sviluppo e prendere in affitto il magazzino di Giorgio Orlando per un canone annuo di £. 1.200.000. Inoltre si delibera di assumere, con le mansioni di magazziniere, Leonardo Cacchione.
    14 ottobre 1977. Il presidente invita i soci a prendere in considerazione l’ampliamento del magazzino Tre Monti per una ricettività globale di circa q. 40.000 di cereali. Egli illustra al Consiglio la situazione dell’ammasso nel nostro Comune e fa notare che sono ammassabili 70.000 quintali della produzione locale, ma per mancanza di magazzini ciò non si può realizzare. La Coop. Frentana è la favorita per i conferimenti. In passato è  riuscita a recepire oltre 32.000 quintali di grano all’anno rispetto ai 1.000 quintali del Consorzio Agrario locale. Annualmente sfuggono alla Cooperativa q. 30.000  per irreperibilità di magazzini e trovano collocamento presso i commercianti privati che, approfittando della situazione, esercitano una notevole speculazione. Infine fa notare che il magazzino dell’Ente di Sviluppo ai Tre Monti, in concessione alla cooperativa, ha una capienza di 8.000 quintali e non è in grado di assolvere alla necessità dei soci. Né si può ripetere di sovraccaricarlo, come si è costretti a fare quest’anno, con grave pericolo per la sua stabilità. Il grano duro è stato venduto a £. 24.500 il quintale. 
     Il Consiglio delibera: di ampliare il magazzino fino alla capienza di q. 40.000,  di chiedere al commissario dell’Ente di Sviluppo Puglia l’affrancazione del magazzino Tre Monti, come previsto per legge e di trattare con lo zuccherificio del Molise per un compenso annuo a non meno di £. 1.000.000.  
    1 febbraio 1978. Ci sono contrasti tra il presidente C. A. Antonino Finizio e il segretario Vittorio Leccisotti. Il presidente comunica che, dopo la risposta negativa dello zuccherificio, è stata revocata la convenzione. Il Consiglio delibera per una nuova convenzione sulla base di £. 800.000+IVA per un anno di servizio.
    19 aprile 1978. Contrasti accesi continuano tra il presidente A. Finizio e il segr. V. Leccisotti. Il segr. Leccisotti riapre il discorso sul deliberato precedente riguardo lo zuccherificio del Molise al fitto di una stanza dell’ufficio della Coop. Il presidente contesta a Leccisotti la carica di direttore-segretario. Nella riunione precedente Leccisotti aveva accusato Finizio di aver fatto perdere alla cooperativa £.750.000+IVA per l’acquisto di concimi e antiparassitari. 
     Si discute di instaurare la FARMACIA AGRICOLA (1) approvvigionandola con antiparassitari e semi, articoli di diverse case e prodotti agricoli di più largo consumo, stanziando per tale gestione la somma di £.500.000. La cooperativa è nelle condizioni di poter esplicare tale attività secondo la legge che regola la vendita dei presidi sanitari che si riferirà ai soli soci. I consiglieri dott. Trento Busoni e Vincenzo Baranella sono favorevoli soltanto se i prodotti vengono ceduti alla cooperativa in conto deposito. Il dott. T. Busoni ammonisce di non sovraccaricare il magazzino Tre Monti oltre i 10.000 quintali.
     Intanto nell’Oleificio Coop. Alto Tavoliere, dove persistono le difficoltà economiche, al primo presidente Roberto Magnocavallo, dimissionario, subentra il 21 aprile 1966 Nicola Saracino, a cui succede Armando de Virgilio, eletto il 16 gennaio 1978. Il Consiglio di Amministrazione della “Frentana” prende atto del debito dell’Oleificio Cooperativo Alto Tavoliere e non intende più di continuare a finanziarlo. Il dott. Busoni suggerisce che l’O.A.T. può essere ancora sovvenzionato e può chiedere all’Ente di Sviluppo anticipazioni fino a £. 5.000.000 per le sue necessità.
     Il presidente suggerisce di far rilasciare ai soci conferenti grano alla Frentana, che sono anche soci dell’O.C.A.T., una delega che autorizzi la società a trattenere, all’atto della liquidazione sul grano conferito, la somma che vogliono e versarla all’O.C.A.T.
     Dopo altre insistenze del dott. Busoni si delibera di finanziare ancora per un breve periodo l’O.C.A.T. previo richiesta scritta per le somme che necessitano; precise garanzie e impegno di restituzione delle somme; ricezione dell’anticipazione dell’Ente di Sviluppo, comprensivi gli interessi legali a partire dall’01-01-1978.
     Il dott. Busoni legge la lettera inviata da Leccisotti al Consiglio d’Amministrazione con cui il segretario informa il Consiglio che, per divergenze con il presidente Antonino Finizio, si ritiene sollevato da qualsiasi responsabilità inerente le sue funzioni, compresa la firma sugli assegni di c/c in Banca e si riserva di relazionare ai superiori sull’accaduto.
     Nel Consiglio di Amministrazione del 09-05-1978, chiariti gli equivoci e appianate le divergenze, il presidente A. Finizio invita il segretario V. Leccisotti a revocare le sue dimissioni e questi acconsente.
    31 maggio 1978. Dopo aver discusso si decide di affidare l’incarico di consulenza sull’assistenza alla lotta antiparassitaria, l’assistenza per l’ammasso, la vendita e campionatura del grano conferito dai soci, al perito agrario Leonardo Cacchione che, a fronte del suo incarico, presenterà di volta in volta una parcella professionale il cui importo sarà stabilito di comune accordo tra il Cacchione e il presidente Finizio. 
     Come per lo stoccaggio dei cereali anche per i concimi bisogna trovare i locali per il deposito. Di solito all’arrivo del camion i concimi richiesti vengono scaricati presso le case dei soci; per il deposito dei nitrati si utilizza un locale della palazzina del meccanico Matteo Fratello in via S. Quasimodo.
     Il Consiglio, su invito del presidente, delibera di acquistare alcuni scaffali per l’esposizione dei prodotti antiparassitari ed affini, nonché due trasportatori per il grano per il migliore servizio di ammasso ed esodo dei cereali in magazzino.
                                   PROGETTO DI 4 SILOS  -   NUOVO STATUTO
   16 giugno 1978. Si delibera di conferire q. 5.000 di grano al Consemalmo secondo le condizioni concordate e su proposta del presidente Antonino Finizio di fare domanda alla coop. SCRF Nuova Cliternia di Campomarino perché accetti l’ammissione a socia della coop. Frentana. 
   In data 26 gennaio 1979 il Consemalmo di Bari liquiderà il grano vendutogli a £. 24.000+IVA al quintale; a £. 24.400+IVA il grano venduto alla ditta “Molini e Pastifici Pasquale Casillo di Francesco e Alfonso Casillo di San Severo”.   
  - Progetto di 4 silos - 22 febbraio 1979. Si delibera di dare corso alle pratiche per la realizzazione di quattro silos metallici ai “Tre Monti” forniti delle attrezzature per il carico e lo scarico del grano su suggerimenti e delucidazioni tecniche dell’ing. Santaniero, capo dell’Ufficio Provinciale del Lavoro dell’Ente di Sviluppo. Detti silos, del costo di £.100.000.000 compresi i lavori d’installazione, dovranno contenere circa q. 35.000 di grano. Si è optati per i silos metallici e non in muratura per non andare incontro a difficoltà di permessi e lungaggini burocratiche nei confronti delle Belle Arti, in quanto il suolo ha vincoli archeologici.
   Su proposta del presidente Finizio si discute d’impiantare un frantoio oleario nel detto   magazzino, come conseguenza del progetto di installazione dei silos metallici. Ciò risolverebbe il problema dei soci olivicoltori che, già soci della consorella cooperativa “Oleificio Alto Tavoliere”, non ancora possono realizzare un oleificio sociale per tante e svariate difficoltà. Poiché la Frentana e l’O.C.A.T. sono assistite dall’Ente di Sviluppo Agricolo di Puglia, il presidente ha invitato a questa riunione il dott. Leonardo Mallardo, capo dell’Ufficio Cooperazione Provinciale del suddetto ente, per avere notizie e proposte concrete riguardo la lavorazione e commercializzazione olearia. 
   Il dott. Mallardo, ritiene che la proposta del presidente possa risolvere i problemi degli olivicoltori, in quanto l’oleificio sociale si può realizzare nel magazzino dell’Ente Sviluppo, già esistente ai Tre Monti, eludendo così ogni difficoltà. Il minor costo dell’opera comporterebbe anche l’assegnazione in tempi più brevi delle sovvenzioni utili per i lavori di adattamento del magazzino a frantoio oleario. Inoltre fa un po’ la cronistoria delle fasi che dal 1968 hanno caratterizzato l’andamento e la non realizzazione dello stabilimento sociale da parte dell’Oleificio Alto Tavoliere, evidenziando che il maggior ostacolo fu l’ubicazione del suolo ai Tre Monti, ricadente in zona archeologica e di rispetto agricolo.  Non avendo, però, il vincolo archeologico valore assoluto, il M.A.F. (Ministero Agricoltura Foreste) nel 1970 finanziò l’opera, progettata nel 1968, ma l’importo approvato, sussidio in conto capitale, risultò insufficiente per la lievitazione dei prezzi del materiale dovuta a ritardi ed errori di ordine tecnico-amministrativo. 
   Tornando al nuovo programma, proposto dal presidente Finizio, esso comporta delle modifiche statutarie della cooperativa Frentana ed anche lo scioglimento dell’Oleificio Cooperativo Alto Tavoliere, non potendo l’Ente di Sviluppo portare avanti ed assistere, per ovvie ragioni, due organismi identici in Serracapriola e Chieuti.
   Il Consiglio di Amministrazione delibera la realizzazione della proposta del presidente e, per quanto riguarda l’adozione di un nuovo Statuto Sociale, si riserva di convocare l’Assemblea Straordinaria dei Soci in una prossima seduta consiliare. 
   Intanto il presidente dell’O.C.A.T. Armando de Virgilio con il consenso del C.A. e dell’assemblea dei soci, fra cui i nuovi: Pasquale Balice (cl.1952), Luciano Bucci (cl.1954), Martino Giannubilo (cl.1941), ammessi a soci il 13-04-1978, ha fatto pervenire formale richiesta perchè la coop. Frentana continui ad anticipare all’O.C.A.T. le spese strettamente necessarie per il normale svolgimento dell’ordinaria amministrazione con l’aggravio degli interessi del 15%.   
   13 marzo 1979. La Frentana ammette a nuovi soci Francesco Giannubilo (cl. 1954) e Raffaele Brunetti; esclude 31 soci deceduti, fra cui alcuni ex consiglieri, Angelo Brunetti, Fortunato Ferrero, il perito agrario Domenico Scudieri, ecc. e 124 soci,  resosi morosi ed inadempienti agli obblighi statutari. Questi avranno 30 giorni a disposizione per eventuali ricorsi al Collegio dei Probiviri.
   - Nuovo Statuto - 29 marzo 1979. C.A. presenti: Antonino Finizio, presidente; dott. Trento Busoni, Primiano Balice, Vincenzo Baranella, Gabriele D’Abbieri; dott. Luigi Rutigliano, Michele De Iudicibus, Fortunato Ferrero, sindaci effettivi; Vittorio Leccisotti, segretario.  
   Dopo la relazione del C.A. si approva il Bilancio 1978. Conto Economico dell’Esercizio 1978: Profitti e Rendite £.737.367.188 – Perdite e Spese £.737.367.188.
   Il Consiglio di Amministrazione approva l’adozione del nuovo statuto e fissa la data dell’Assemblea Straordinaria dei Soci in un'unica seduta con l’Assemblea Ordinaria. La discussione della proposta del presidente di assumere il perito agrario Leonardo Cacchione come addetto amministrativo viene rinviata. 
   30 aprile 1979. Assemblea Straordinaria e Ordinaria dei Soci della “Frentana” nel Cine Teatro Palazzo. Parte Straordinaria. Davanti al dott. Caterina Trani, notaio in Serracapriola, è presente Antonino Finizio, presidente della Frentana, con capitale sociale £. 8.458.000 e l’assemblea straordinaria dei soci per discutere e deliberare sull’ adozione del nuovo statuto sociale. Il notaio fa constatare da pubblico verbale le risultanze dell’assemblea medesima dando atto in esso delle deliberazioni che la stessa andrà ad adottare. Sono presenti: n. 135 soci di persona e n. 27 soci per deleghe per un numero totale di quote 166; i consiglieri Primiano Balice, Gabriele D’Abbieri, Vincenzo Baranella, Trento Busoni, e i sindaci effettivi Luigi Rutigliano, Michele De Iudicibus, Fortunato Ferrero. L’assemblea è validamente costituita e può deliberare. 
   Il presidente espone l’opportunità di modificare completamente lo statuto sociale, che risulta inadeguato al funzionamento della società e propone la sua sostituzione, previa lettura datane all’assemblea. Dopo breve discussione, messa ai voti la proposta, l’assemblea all’unanimità delibera di adottare il nuovo statuto in sostituzione di quello corrente. Il presidente dichiara sciolta la seduta e il verbale redatto dal notaio viene firmato dal presidente e dallo stesso notaio.
   Si passa alla parte ordinaria. Sono presenti: il dott. Leonardo Mallardo, rappresentante dell’Ente di Sviluppo di Puglia – Bari, in virtù di delega conferitagli dal commissario straordinario dott. Girolamo Cappiello, fra persone fisiche e deleganti n.150 soci con voti n.154 (Ente Sviluppo n.5 voti) su n.227 soci aventi diritto con voti n. 231. Assistono il dott. Trento Busoni, consigliere e funzionario dell’Ente Sviluppo, il dott. Luigi Rutigliano, presidente del Collegio Sindacale, Vittorio Leccisotti, responsabile amministrativo della cooperativa, che funge da segretario dell’assemblea. A norma di statuto assume la presidenza dell’assemblea Antonino Finizio che apre i lavori della parte ordinaria.
   Dopo la lettura delle relazioni del Consiglio di Amministrazione e del collegio sindacale viene approvato il bilancio dell’esercizio sociale 1978. Si passa infine al rinnovo delle cariche sociali con il Nuovo Statuto. L’assemblea delibera di votare a scrutinio segreto su una lista nella quale ogni socio può candidarsi. Quindi viene formata una lista comprendente 16 nominativi, dei quali ogni socio può sceglierne 10. Dopo la votazione, dallo scrutinio delle schede, risultano eletti per il triennio 1979/1980/1981, i signori: consiglieri C.A., 1°) Balice Primiano (voti 82), Cocumarolo Gabriele (v.77), D’Abbieri Gabriele (v.76), Baranella Vincenzo (v.64), Cacchione Alberto (v.63), Bevere Stignano (v.62); sindaci effettivi, Brunetti Raffaele (v.50), De Iudicibus Michele (v.48); sindaci supplenti, Cristiano Giuseppe (v.47), Di Cesare Francesco (v.45); proboviri, Pergola Geremia (v.42); Ferrero Fortunato (v.37); Presutto Giuseppe (v.37).
   Il dott. Mallardo comunica che l’Ente di Sviluppo, a norma di Statuto, nomina il dott. Busoni Trento alla carica di amministratore e il rag. Lo Muzio Antonio alla carica di Presidente del Collegio Sindacale. L’assemblea delibera di corrispondere al presidente del collegio sindacale il compenso annuo di £. 220.000 lorde, a norma del D.P.R. 19/10/74 n°567. Si chiude la seduta con il verbale a firma del segretario e del presidente.
   L’ 8 maggio 1979 il nuovo Consiglio di Amministrazione elegge presidente Primiano Balice e vice presidente Stignano Bevere. Antonino Finizio, invitato alla riunione, non è presente, per improrogabili impegni presi in precedenza. 
 
                  RESOCONTO FINALE DELLA PRESIDENZA DI  ANTONINO FINIZIO 
   AMMASSO- 1° L’ammasso e la vendita collettiva del grano dei soci ha avuto un notevole incremento per quanto riguarda le quantità. Sono stati conferiti q. 27.273,98 contro i q. 17.451,26 dell’anno precedente, anche se non è stata raggiunta la punta di q. 29.000,95 di due anni prima.
   MAGAZZINI - Un fattore determinante che ha impedito un maggior conferimento è da ricercarsi nella limitata capienza dei magazzini e nel costo esoso dei locali presi in affitto da terzi per lo stoccaggio.
Riguardo all’ampliamento dei magazzini ai Tre Monti la pratica è nella fase conclusiva sia per la progettazione di 4 silos metallici di una capienza totale di q. 35.000 circa, che per la destinazione del magazzino dell’ERSAP all’installazione di un oleificio e come deposito di semi e concimi. 
   MERCATO E CONFERIMENTO - Il mercato granario di agosto e di dicembre si è stabilizzato intorno a 23.000 lire al quintale per cui non ritenendo convenienti tali prezzi si è rinviata la vendita nel mese di gennaio 1979 con un realizzo soddisfacente di £.25.000 a quintale. Con un accorgimento amministrativo è stato autoregolato l’accesso alle anticipazioni sui conferimenti, riducendole alle effettive necessità dei soci. Infatti il socio, sulle somme prelevate, ha pagato un interesse pari a quello che il Banco dava alla cooperativa per i suoi depositi. Ne è risultato che il socio è ricorso all’anticipazione solo in caso di bisogno e la somma degli interessi pagati su tali anticipazioni è andata a costituire un fondo che è stato ripartito a tutti i quintali di grano conferiti. Per cui i soci hanno ricevuto maggiori o minori interessi passivi ed attivi a secondo del loro accesso alle anticipazioni. Questa forma di mutualità ha giovato a tutti: a) alla cooperativa, che con poche disponibilità ha potuto far fronte alle richieste senza ricorrere alle banche; b) al socio richiedente l’anticipazione, che ha pagato sui soldi un interesse esiguo rispetto al doppio che avrebbe pagato altrove; c) al socio, che non ha richiesto anticipazione e che si è visto accreditare interessi superiori a quanto avrebbe ottenuto altrove.
   DISTRIBUZIONE SEMI, CONCIMI, E MERCE VARIA AI SOCI - Anche questa gestione ha avuto un notevole incremento. Sono stati distribuiti ai soci q. 634 di grano da seme, q. 2.100 di concimi e Kg. 940 di merce varia per un valore globale di £. 30.628.019, contro un valore di merce di £.5.314.403 acquistata e distribuita nell’esercizio precedente. L’innovazione della vendita dei concimi ed antiparassitari, ha offerto ai soci condizioni vantaggiose sia di prezzo che di pagamento. 
   IDEE E ATTIVITA’- La cooperativa, sollevata dalla stagnazione in cui versava, è stata resa viva e creativa. Ormai è in atto uno sviluppo inarrestabile. Sono state ampliate le conoscenze nel campo commerciale e allacciati rapporti di forniture con le cooperative Nuova Cliternia e Tressanti.
   ENTE SVILUPPO E CONSEMALMO - La cooperativa per amministrare si è avvalsa di personale qualificato messo a disposizione dall’Ente di Sviluppo Agricolo di Puglia, come il dott. Rutigliano, che dopo quindici anni ha lasciato la presidenza del Collegio Sindacale. 
Il Consemalmo, a cui è stato conferito il grano, è un organismo creato dall’Ente di Sviluppo della Puglia a faro delle necessità delle cooperative e a salvaguardia dalle speculazioni dei commercianti. Grazie al Consemalmo, che ha anticipato i soldi, si è potuto far fronte alle necessità dei soci senza il ricorso alle banche. Il Consemalmo ritirando il grano delle cooperative, senza scopi di lucro, ha restituito ai soci gli interessi che avevano pagato sulle anticipazioni che aveva fatto. Tanto che il grano di tutti i soci, mentre si trebbiava, partiva per il pastificio di Grumo Appula, creato dall’Ente di Sviluppo, ad un prezzo di £.24.240 al quintale, quando sul mercato quotava ancora £.23.000 al quintale.