Le cartoline possono essere postali o illustrate: cartoncini rettangolari da spedire al destinatario con la comunicazione scritta del mittente. Prima dell’adozione di queste missive si spedivano soltanto lettere in busta chiusa con l’indirizzo del destinatario chiuse da ceralacca e affrancate. Le cartoline illustrate sono derivate dalle postali come messaggi telegrafici di saluti o altro accompagnati da illustrazioni sul retro. Ma procediamo con ordine partendo dalla nascita della cartolina postale.
L’idea di questa nuova missiva l’ebbe un alto funzionario delle Poste prussiane Henrich Von Stephan (1831-1897) e la propose nella quinta Conferenza Postale degli Stati della Confederazione Germanica del 1865: adottare un “Offenes Postblatt”, cartoncino preaffrancato preparato dalla Amministrazione Postale da spedire senza busta a tariffa ridotta. Questa idea non fu accettata perché si ritenne sconveniente che comunicazioni private viaggiassero sotto gli occhi di tutti.
Il governo di Vienna, più perspicace di quello prussiano capì i vantaggi economici e pratici della proposta di Von Stephan e il 1° ottobre 1869 l’Amministrazione Postale Austriaca emise la prima “Correspondenz-Karte”, un cartoncino avorio formato 85x122mm con una faccia bianca per il messaggio e sul retro le immagini stampate del francobollo e dei simboli dell’impero. La cartolina postale venne adottata anche da altri stati. In Italia con il R.D. n. 1442 del 23 giugno 1873 – emissione 01-01-1874 – cartoline preaffrancate del costo di 10 centesimi. Quelle del Lussemburgo e della Francia ebbero un apposito spazio bianco per l’applicazione del francobollo.
CARTOLINE ILLUSTRATE DI PRODUZIONE PRIVATA
Il passaggio dalla cartolina postale preaffrancata emessa dall’Amministrazione a quella ”illustrata prodotta da privati”(chiamata così per distinguerla dalla prima anche se non riporta illustrazione) si sviluppò gradualmente seguendo le stesse tappe in tutte le nazioni. Alle cartoline private, stampate con la tecnica litografica, sempre con la dicitura “Cartolina Postale”, venne applicato il francobollo da acquistare separatamente. Nel 1878 si pubblicarono le prime cartoline fotografiche stampate in fototipia. In Italia l’editore Danesi di Roma pubblicò nel 1882 una serie di vedute dipinte dal pittore Baldassarre Surdi e le prime cartoline postali autorizzate dal Governo che mostrano monumenti e panorami delle più grandi città d’Italia. Dal 1° agosto 1889 entrarono in circolazione le “Cartoline autorizzate dal Governo” di produzione privata illustrate con disegni monocromatici affrancate a dieci centesimi. Il 19 settembre 1895 venne emessa la prima cartolina postale ufficiale con l’illustrazione commemorativa del XXV anniversario della liberazione di Roma.
Il “Divided Back” fu l’ultimo passaggio per arrivare alla cartolina illustrata moderna, In Italia iniziò a diffondersi nel 1908 su cartoline private. I fotografi sulle cartoline postali di cm 9x13 o giganti erano in grado di stampare foto in bianco e nero e sul retro suddiviso in due aree, una per l’indirizzo di destinazione e l’altra per i messaggi personalizzati poteva essere applicato un francobollo e venivano spedite per posta. Le cartoline erano prodotte generalmente dalle Stamperie di Milano, essendo il principale centro dove si era sviluppato questo settore. I più importanti Cecami e Cesare Capello, quest’ultimo portò per primo la cartolina bianco-nero e quella a colori in rotocalco. Poi si passò al fototipo da selezioni per ottenere colori più fedeli alla realtà.


A SERRACAPRIOLA
Le vedute del nostro paese, stampate in serie in bianco-nero sulle Carte Postali, possiamo farle risalire agli inizi del ‘900. I primi editori erano esercenti di negozi, per lo più “Sali e Tabacchi”, cartolibrerie, mercerie ed empori, che si servivano di fotografi di San Severo per avere le prime lastre-matrici da mandare alle stamperie per la produzione in serie delle cartoline illustrate.
Dalla fine dell’800 ai primi decenni del ‘900 l’attività dei fotografi richiedeva mobilità sul territorio, per cui dovendosi spostare su altre piazze bisognava creare succursali. A San Severo c’era solo lo studio fotografico di R.Caruso che si spostava anche a Foggia, succursale della sede stabile di Trani. Collaboratore di Caruso a San Severo era Nicola Benvenga. Questi dal 1902 si mise in proprio ed aprì lo Studio Fotografico Benvenga in cui fino al 1951 si succedettero tre generazioni di fotografi operanti in seguito anche a Torremaggiore. Le prime foto del nostro paese e poi le serie delle cartoline illustrate portano le firme di questi valenti fotografi che vestivano all’occorrenza anche i panni dell’ambulante.
Gli originali di due fotografie firmate da Benvenga, Palazzo Marchesale - Portella e Corso Garibaldi, scattate prima dell’abbattimento della Portella, avvenuto nel 1905, già pubblicate, ma senza la firma dell’autore, da Alfredo de Luca nel 1915 sul suo libro su Serracapriola, erano esposte in bella vista nella casa di Ada Centuori che le prestò allo scrivente per farne delle copie. Le due lastre e le prime copie le realizzò il fotografo Giovanni Tartaglia, le altre il fotografo Renato Ciarallo. Le copie di queste due importanti foto storiche entrarono nelle case di molti serrani residenti in paese e nel mondo. Documenti inconfutabili per tutti e forse stampate a cartoline. Senza la prima foto, la Portella sarebbe rimasta sconosciuta a molti. In “Corso Garibaldi” si notano al primo palazzo Altamura (oggi Magnocavallo) di Borgo Occidente l’emporio di Michelarcangelo Ramiggieri con le porte alla romana spalancate; Il Borgo Occidente che finisce al palazzo Pepe; i primi lampioni; in fondo al viale il fondo oliveto “Piano San Rocco” di Pettulli.
Michelarcangelo Ramiggieri (suocero di Giuseppe Gentile -1872+1954) titolare di un emporio al civico 8 di Corso Garibaldi, venditore anche dei primi giornali, fu tra i primi editori di cartoline illustrate del paese.
Angelo Gabriele, titolare di un negozio di tessuti, pubblicò su tre cartoline le vedute: Rione San Mercurio, Piazza S.Maria e Castello, Stradone F. De Luca – Proprietà riservata R.Caruso Sansevero. La prima cartolina del rione San Mercurio del primo ‘900 di cm 14 x 9 documenta, oltre al campanile a vela della Congrea della Morte, la cupola della chiesa di S.Mercurio, rivestita di maioliche che brillano alla luce del sole.
Del “Sali e Tabacchi” n.1, nel 1935, era proprietaria Beatrice Rovello, conduttrice Amalia Palazzo. Dopo la morte della titolare la rivendita nel corso degli anni passò ai componenti della famiglia Palazzo. Nel 1951 ci fu una pubblicazione societaria di 5 cartoline Ed. Luigi De Girolamo con Concetta Palazzo e Rosaria Merigioli. Negli anni ’70 ci fu l’edizione societaria di Luigi Palazzo (allora titolare della rivendita) e Giovanni Caccavone. Anno 2001 Ed. Lucia Buccino in Palazzo- Part. del Castello, C.Garibaldi, statua di S.Francesco visti dall’alto – Questa ed. a colori presuppone altre pubblicazioni.
Giovanni Bucci di Pietro, tabaccaio della rivendita n.2, in via N.Ciampa n.2, pubblicò una cartolina “Corso Garibaldi (giorno di mercato)” (timbro postale 11-9-35); in seguito altre edizioni societarie: “Esclusiva De Leonardis-Caccavate e Bucci – Fot. Umb. Marasca Proprietà Riservata – Borgo dal Nord. (timbro postale 31-01-1915) con i primi lecci messi a dimora e davanti a Palazzo Pepe i tanti carretti da riparare presso la bottega del carpentiere De Vito; Rione S.Angelo (1915) dove s’impone solitario il palazzo di Pasquale de Luca.
Ed. Antonio de Leonardis: Corso Garibaldi con il giardinetto recintato, attiguo al castello.
Alla fine degli anni ‘20 Eduardo Gatta, titolare della merceria in corso Garibaldi n.70, e il suocero Giuseppe Gentile, titolare assieme al figlio Giulio dell’emporio in Largo S.Maria n. 3, pubblicarono due cartoline illustrate di cm 14 x 9, una del Corso Garibaldi (timbro postale 12-9-1933) e l’altra a due vedute, dello “Stradone F. De Luca” e “Chiesa S.Angelo con villa De Nardellis”, stampate da “Stab. Dalle Nogare e Armetti – Milano”. In seguito fu pubblicata un’altra cartolina in bianco e nero di cm 15x10,5 del Corso Garibaldi con gli edifici scolastici completati, edita da “Gentile-Gatta” (timbro postale del 26-5-37). Giulio Gentile, appassionato di fotografia e amico del fotografo Cesario Conte di Campomarino con studio a Serracapriola in Corso Garibaldi n.118, s’interessava di tutte le incombenze dell’edizione fotografando anche le vedute del paese che egli stesso stampava per i provini.
Nel dopoguerra (1947) ci fu un’altra serie, Ed. Ris. Giulio Gentile – Eduardo Gatta stampata dallo stabilimento grafico Cesare Capello di Milano, di cartoline illustrate opache in bianco e nero e color seppia di cm. 15 x 10,5 con il bordino bianco a mo’ di cornice: Serracapriola-chiesa S.Mercurio con un mandorlo fiorito in primo piano; fontana; edificio scolastico “Scuole Elementari Maschili”; Particolare del castello.
Negli anni ’50 della stessa edizione Gentile-Gatta la serie di cartoline lucide in bianco nero stampata dalla Foto - Edizioni Angeli Terni illustrava: il panorama del paese visto dall’alto con la fontana, C.Garibaldi e via Cav.de Luca; Saluti da Serracapriola con tre vedute, il castello, Corso Garibaldi, panorama; gli splendidi interni delle chiese di S.Maria e S.Mercurio con i due altari del 700 in marmo; la facciata della chiesa di S.Mercurio, appena restaurata (1950) dall’impresa di Giorgio Orlando (chiese deturpate nel corso degli anni da ristrutturazioni arbitrarie); il convento dei cappuccini; l’altare e il quadro della Madonna delle Grazie della chiesa del convento dei cappuccini; il castello visto da nord-ovest; rione S.Angelo; Piazza V.Emanuele III.
L’ultima Ed. di Gentile-Gatta pubblicò le prime serie di cartoline lucide a colori moderne del paese fotografate e stampate da Foto Edizioni Angeli Terni. La più bella della serie è Serracapriola-Panorama, già pubblicata in bianco e nero. La veduta presa dall’alto mostra la fontana, la statale 16 (‘a vijè nóve) che taglia a metà il paese, lo stradone de Luca e rione S.Angelo, Corso Garibaldi e la parte del paese esposta ad oriente con Palazzo Arranga.
Alla fine degli anni ’30 le edizioni di Rosaria Musticchio ved. Marolla, titolare del “Sali e Tabacchi“ n. 3, cartoline color seppia di cm 15x10,5 stampate nel 1939 XII dallo Stab. Segale & Radaelli – Milano, riportavano: l’interno della chiesa di S.Mercurio, dove si nota il lampadario e il mezzo busto ligneo policromo di San Mercurio, esposto di lato all’altare del 700; la fontana e il Corso Garibaldi; ed. 1943 gli edifici scolastici delle Scuole Elementari. Rosaria Merigioli, subentrata nella rivendita n.3, continuò con una edizione societaria la pubblicazione di altre cartoline. Le ultime edizioni di questa rivendita rinnovata alla grande, “Tabacchi e lotto” del compianto Ruberto Raffaele, succeduto al padre Gabriele, sono del 2001, cartoline lucide a colori di vedute del paese fotografate da Renato Ciarallo e Ivana Ciarallo: Rione S.Mercurio con Greppa Petronio, la chiesa di S.Mercurio dai tetti del centro storico, Il Castello sotto la neve, Oasi Francescana con la statua di S.Francesco.
Negli anni ’40 Antonio Sicuranza, titolare di un’agenzia di giornali, pubblicò due cartoline in bianco nero: Corso Garibaldi dove si vede una sola auto, la Balilla e il Castello medievale.
Nel 1948 Giuseppe Candini fondò un’edicola all’inizio del viale alberato di Borgo Occidente e pubblicò una serie di cartoline, stampate dallo Stab. Grafico Cesare Capello –Milano- : Corso Garibaldi, Saluti da Serracapriola con il Castello, Edifici Scolastici, C.Garibaldi. Poi la società Ed. A.Castelnuovo e G.Candini: Il Castello con Fontana e chiesa di S.Maria; Corso Garibaldi visto dalle scuole, stampate dalla ditta “La Flora” Bergamo.
Luigi Di Girolamo il 14 Febbraio 1950 rilevò il “Sali e Tabacchi” n.2 di Giovanni Bucci. Un anno dopo, nel 1951, intenzionato a pubblicare delle cartoline, fece fotografare dal fotografo Fiorentino di Siro (1920+2010) lo Stradone de Luca ed altri scorci del paese. Nel contempo, per dividere le spese, interpellati, entrarono in società le colleghe Concetta Palazzo e Rosaria Merigioli delle rivendite n.1 e n.3. Furono stampate cartoline opache color seppia e in bianco e nero di cinque vedute (Largo S. Angelo, Stradone de Luca, Panorama Parziale, Panorama-Giro Esterno, Particolare del Castello) dallo “Stab. Grafico Cesare Capello-Milano – Ed. Ris. Di Girolamo – P. e M. – “.
La rivendita di Sali e Tabacchi n.4 nacque quando Antomillo Marinelli, reduce dalla guerra di Libia (1911-1912), a causa della sua invalidità, ebbe la concessione di una rivendita di generi di monopolio in Corso Garibaldi. Nel 1917 Subentrò nell’attività il figlio Giuseppe che nel 1920 accantonò il tabacchino e sviluppò un ingrosso di generi diversi. Soltanto nel 1947, anno del decesso di Giuseppe, fu riaperto il Sali e Tabacchi n.4 gestito dalla moglie Lucia Torres (n.18-08-1888). Le varie edizioni di cartoline di nostra conoscenza, pubblicate dopo l’inaugurazione in Corso Garibaldi della statua di S.Francesco (15 Maggio 1968), si abbero con la gestione della figlia di Lucia T., Assunta Marinelli (classe 1920) e del marito Giovanni Caccavone: cartoline illustrate lucide a colori stampate da Multigraf-Terni: 11 Ed. Panorama visto dalla A 16 - C.Garibaldi 4 Ed. – Castello Medievale 12 Ed. – Fontana del Capriolo e Corso Roma 6 Ed. – 19 Ed. Corso Garibaldi e Castello.
L’ultima edizione di cartoline la fece Alberto Taunisio, nuovo proprietario della rivendita n.4. Gli scorci del paese furono fotografati da Stefano Trimboli e le serie stampate nel 1992 da New Cards- via Aterno -Sambuceto (Ch): Saluti da Serracapriola con due vedute, via dell’Arco e via Cav. De Luca; Notturno con neve, fotografia di Renato Ciarallo ed altre.
Il 13 giugno 1956 fu inaugurato a Serracapriola l’Albergo Ristorante S.Giorgio di Felice Castriota in viale Roma con il Bar Tabaccheria, Riv. N.6, - licenza speciale per il distributore di benzina posizionato a pochi passi. Fu pubblicata la cartolina in bianco nero lucida del complesso alberghiero fotografato da Gabriele di Siro, fotografo del paese.
Nel 1958 fu pubblicata la prima cartolina dello Stabilimento balneare “Lido Barone” di “Chieuti-Serracapriola-Scalo” “Ediz. Vincenzo Ciarallo – Rivendita Tabacchi – Albergo Cacciatori – Foto Rapida Terni”; a cui seguirono altre “illustrate” in bianco-nero e a colori.
Nel corso degli anni (’50, ’60, ‘70, ’80, ‘90) ci furono parecchie edizioni di cartoline pubblicate dalle rivendite, riunite in società.
La fotografa Ivana Ciarallo pubblicò alcune sue foto di scorci del paese su cartoline lucide a colori di cm 16,5x12 stampate da Pubblicentro-Termoli (CB): vico Buonarroti; Particolare del castello Svevo; ed altre.
A tutt’oggi alcuni tabaccai hanno una rimanenza esigua di cartoline illustrate di Serracapriola, altri le hanno esaurite; né si preoccupano di associarsi per fare delle nuove edizioni. Forse perché non c’è vendita e la cartolina è caduta in disuso per via degli SMS che arrivano velocissimi dai cellulari. Ma la romantica cartolina illustrata è un’altra cosa, da conservare e come ricordo e come documento della storia del paese.
Per sopperire alla carenza di cartoline illustrate nei punti vendita l'associazione culturale "Il Melograno" ha indetto un concorso fotografico nel luglio 2012 "Tre cartoline per Serracapriola". Le foto dei primi tre vincitori che sono risultati quattro perché c'è stato un ex equo al terzo posto, sono state riprodotte in serie a cartoline; in più una quinta cartolina delle quattro vedute con i "Saluti da Serracapriola".
I premi assegnati: 1° premio a Paolo Di Carlo, Scorcio di via Monteolmo; 2° premio a Mercurio Balice, I tetti di Serracapriola di via Bovio; 3° premio ex equo, a Giuseppe Gentile, Il borgo antico di Serracapriola visto dal deltaplano e a Pietro Di Girolamo, La piazza in festa.