Il veicolo più semplice che dà alI'uomo la possibilità di guidare in piena autonomia con le sue forze muscolari un mezzo meccanico, è la bicicletta. Da noi questo sano mezzo di trasporto non ha mai avuto un grosso utilizzo, non per la posizione geografica del nostro agro (anzi il tessuto urbano di Serra è quasi pianeggiante), ma per una ristretta mentalità atavica, oggi più che mai conservata per via della comoda motorizzazione. La bicicletta è un giocattolo riservato ai giovanissimi come premio scolastico largamente usato soprattutto nei mesi estivi. Sono rari gli adulti, specie del gentil sesso, che usano abitualmente questo mezzo ecologico per spostarsi nel centro urbano. Altri, invece, Io utilizzano in casa o in palestra sotto forma di cyclette.
 Un tempo questo veicolo a due ruote era un miraggio per molti. Nel ventennio fascista gli squadristi l'ebbero in dotazione per i loro spostamenti. Il regalo ambito dai figli di famiglie abbienti era la bici con le gomme a palloncino montate su cerchioni di legno. Altri si accontentavano di noleggiarla da Giovanni Facciolli. Verso la fine degli anni venti, quando le strade erano polverose e dissestate, spesso capitava al ragazzo, che aveva affittato la bici per un'ora, ma l'aveva tenuta per tutta la giornata, di sentirsi dire dal padrone:- Bèlla ccàtt ème fàtt! Ne n' sàle mà ripurtète mò, mè pure senzè u chàmpànàll, cà furcèllè rótt,, chi róte buchéte, e cà chèténe schéppete.- Anche Ettore Cavalli e un certo De Rosa riparavano e noleggiavano le biciclette. Era un evento quando riuscivano ad ordinarne, su commissione, qualcuna nuova. Anni dopo anche Ernesto Mauceri intraprese questo lavoro. Nel dopoguerra ci fu il rilancio della bicicletta. Nel 1949 un meccanico di San Severo, Luigi Ciro Pennelli, si stabilì a Serracapriola aprendo in via Imbriani un'officina per la riparazione e il noleggio delle biciclette, a 100 lire al giorno. La passione per il mestiere, che inculcava anche ai figli, e le sue capacità imprenditoriali dettero subito buoni risultati. Dopo qualche anno si trasferì in un locale più spazioso di Corso Garibaldi dove oltre a vendere biciclette nuove Benotto, Bianchi, e Narsete_Zanconi di Macerata, di cui aveva l'esclusiva, cominciò ad attrezzarsi di pezzi di ricambio, indispensabili e per le riparazioni e per il montaggio sui vari telai in modo da ottenere dei veicoli nuovi. Qui i figli di Luigi con creativita sfornavano modelli innovativi e personalizzati per appagare le esigenze dei clienti. Michele chiamò zebrata la bici da lui verniciata a strisce nere sullo sfondo bianco. Saverio mise a punto uno scatto silenzioso, eliminando il rumore che si sente quando il veicolo va a ruota libera. Ma l'invenzione da brevettare e ancora nel cassetto. lntanto la Ditta Pennelli, oltre a noleggiare e a vendere le biciclette da passeggio anche fra i braccianti agricoli, cominciò a diffondere quelle da corsa fondando una società sportiva dove correvano i promettenti ciclisti Gabriele Ferrante e Lorenzo Gatta. Poi spostò l'officina prima in via Malpighi, e dopo alcuni anni in via Sant'Angelo. Il noleggio ormai per via del benessere cedette il passo alIa vendita delle biciclette. La motorizzazione fece capolino nella Ditta Pennelli e i ciclomotori e le motorette s'integrarono bene fra le cugine povere lasciando a queste la loro intramontabile identità. Anche i fratelli Fortunato e Michele di Cesare ebbero un ruolo importante come meccanici e commercianti di biciclette. scouter e motociclette nella loro officina di Corso Garibaldi n.162.
  Ennio Giannubilo, Leonardo Limosani, Geremia Pergola e Peppino Santoliquido, ex campione regionale di ciclismo. propagandarono la bicicletta da corsa. allenandosi periodicamente con altri amatori. Nel giugno del 1984 l'incontro di questi ciclisti con Luigi Pucarelli, Michele Nigro, Andrea PracelIa, Vincenzo Orlando, Giuseppe Cannito e Domenico Di Rienzo fece nascere la "Societa Ciclistica Serracapriola" con sede in via S.Maria del Monte. II 6 gennaio del 1986 nella nuova sede di via Filangieri. presenti i suindicati soci fondatori, a cui si unì anche Gabriele Argentino, le autorità, il presidente provinciale Giuseppe Guerriero e il campione del pedale Franco Mealli, ci fu l'inaugurazione della Società. In quella occasione fu riconfermato Presidenle Luigi Pucarelli per il suo instancabile impegno, incarica dal I984 al1995. Nel 1996 fu eletto Michele Nigro che restò fino al 1998, quando la Società si sciolse. Questa più volte collaborò con Franco Mealli, organizzatore di manifestazioni sportive, affinché Serra potesse rivedere sul proprio corso i professionisli del pedale. Infatti per hen due volte (1987-1988) il Giro di Puglia attraversò il nostro paese. Queste e altre manifestazioni, come le pedalate ecologiche con le bici da passeggio a Chieuti, quando era in voga ancora la graziella, contribuirono a far crescere l'entusiasmo fra gli amatori e i giovanissimi. In breve tempo la società ebbe tanti tesserati anche chieutini. Fra questi Michele Tartaglia più volte ha partecipato alIe manifestazioni e come atleta e come forbito cronista. Fra i nostri ciclisti il figlio di MicheIe Nigro, Silvio, si distingueva per potenza e velocità nello sprint. Nel 1986 vinse la 1 Coppa S. Fortunato in un raduno di amatori a Serracapriola. Poi da sott'ufficiale dell'aeronautica si trasferì a Ghedi (BS), senza mai abbandonare la passione per la bicicletta. Socio dell' "Amatori Ghedesi - cicli Dotti" si classificò 1° al Campionato Regionale Lombardo Amatori e 3° a Mantova ai Campionati ltaliani di Ciclocross, oltre a numerosi altri piazzamenti in altre gare.
 La Società ha animato l'attività sportiva per ben 14 anni,organizzando gare non solo a Serracapriola, dove ospitò per ultimo il Campionato Provinciale Amatori, ma anche a Chieuti, a Termoli, a Rignano Garganico dove il compianto campione Nino De Filippis, giudice di gara, ebbe parole di elogio verso gli organizzatori. Ma non essendoci stato un ricambio generazionale sia di ciclisti che di dirigenti la Società si sciolse.
 Oggi parecchi esercenti tra le altre cose vendono anche le biciclette. Ma l'unica attività commerciale abbinata ad una qualificata assistenza è quella di Giovanni Silvestris & Figli, dove il cliente trova un rapido servizio per poter continuare ad usare la sua bici. La Ditta Silvestris, già da parecchi anni, al n.172 di Corso Garibaldi, vende e ripara biciclette Atala da passeggio, da corsa e le mountain-bike. Non è pensabile una tale attività commerciale senza un adeguato servizio di assistenza se si vuole continuare a dar vita a questo mezzo che, nonostante tutto, resterà intramontabile.
 Nell'ultima foto: Bici classica da donna - Gabriella Ricci con una Zanconi con i cerchioni di legno, Silvana Del Carretto e Elda Cacchione lungo il Corso Garibaldi.