La festa della Madonna delle Grazie, organizzata dai frati cappuccini del convento di Serracapriola, si è svolta sempre come una manifestazione strettamente liturgica. Nel corso degli anni ci sono state poche variazioni, come l’aggiunta della banda musicale che dopo la processione restava ad animare la festa esterna, la sagra del dolce e della pasta e la pesca di beneficenza. Alla celebrazione vi partecipano anche i chieutini (legati ai serrani dalla stessa fede per essere scampati miracolosamente all’invasione turca del 4 agosto 1567) con il pellegrinaggio a piedi da Chieuti al santuario e con il gonfalone del Comune dietro la processione. Il quadro miracoloso è stato anche portato a Chieuti per volontà dei guardiani: fra Cipriano de Meo nel 1987 e fra Antonio Belpiede nel 2000.
Il 16 ottobre del 1962, guardiano del convento fra Giulio Russo (1905-1983) da S.Giovanni Rotondo, giunse da Roma, acquistata con l’offerta dei fedeli, la statua della Madonna delle Grazie che fu portata in processione nell’annuale festività del 2 luglio, forse per preservare il prezioso dipinto della Sacra Famiglia, chiamato Madonna delle Grazie, da sempre “protagonista” della peregrinatio. Ma dopo alcuni anni, e fino al 2003, nella processione del 2 luglio, fu riportato il dipinto del Tolentino, mentre la statua rimase nel convento fino agli anni ’90 e, guardiano fra Luigi Ciannilli, fu rimossa solo per gli interventi di restauro.
Nel 1970, guardiano fra Eugenio da Montefusco, la chiesa del convento fu dichiarata Santuario. Nel 1971 il quadro della Madonna delle Grazie (che nel corso dei secoli subì molteplici manomissioni che ne avevano cambiato l’originaria policromiaR.D’A.-) subì un ulteriore discutibile restauro ad opera del pittore Tito Diodati di Napoli e il 2 luglio dello stesso anno in occasione della festività ci fu l’incoronazione e la processione.
Con fra Cipriano de Meo (guardiano dal 1983 al 1990), esorcista e vice postulatore della causa di beatificazione di P.Matteo di Agnone, per la processione del 2 luglio fu preparato un carrello addobbato su cui vennero sistemati il quadro della Madonna e le statue di S.Antonio e S.Francesco. Il percorso prevedeva anche Corso Garibaldi e piazza V.Emanuele III dove l’orchestra accoglieva la banda per il concerto della serata (vedi “La Madonna di Pompei a Serracapriola nel 1990).
Negli anni successivi, guardiano e parroco fra Luigi Ciannilli, questa festa non ebbe cambiamenti significativi. La processione della Madonna delle Grazie del 2 luglio 1997, come sempre, si snodò lungo l’itinerario prestabilito fra i canti e le preghiere dei numerosi fedeli. La Madonna era accompagnata dal guardiano fra L.Ciannilli con i suoi confratelli, dal sindaco di Serracapriola Michele Caccavone, dall’assessore Anna M.Zirillo, in rappresentanza del comune di Chieuti, dai Vigili Urbani dei due comuni con i rispettivi gonfaloni e dalla banda di Martina Franca che animava anche la serata. A conclusione della festa ci furono i fuochi pirotecnici, meno fragorosi del solito ma più spettacolari.
Il 1° settembre 1999, guardiano e assistente regionale OFS p. Antonio Belpiede, il convento, dopo un vigoroso restauro protrattosi fino al 2005 per curare tutti i particolari, fu trasformato in Casa di Accoglienza con il nome “Convento P. Pio Giovane”. Suggellò i lavori di questa grande opera il definitivo restauro del quadro della Madonna delle Grazie ad opera del restauratore prof. Raffaele d’Amico che riportò alle origini la tavola del 1534 così come era stata dipinta da Francesco da Tolentino. Con il benestare della “Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici” di Bari il quadro, senza cornice, resterà, fisso, sovrapposto al centro della grande pala, ad olio su tela, che rappresenta l’Eterno Padre, gli Angeli, S.Michele Arcangelo e S.Francesco. Esso in effetti copre un misterioso buco praticato in epoca remota sulla pala stessa.
Nella festività del 2 luglio 2004 è stata portata in processione la copia incorniciata del dipinto originale della Madonna delle Grazie. La fiaccolata mariana, organizzata dal guardiano fra Antonio Belpiede ed improntata solo sulla preghiera, senza la banda musicale, ha seguito il seguente itinerario: Piazza Padre Pio, via Marconi, via Attilio Lombardi, monumento di S.Francesco e ritorno al convento da viale Italia dove è stata celebrata la santa Messa.